Protocollo di intervento e studio di fattibilità
Protocollo di intervento per il monitoraggio di popolazioni in situazioni di siti ad alta esposizione di tipo ambientale e studio di fattibilità
Il progetto Ambiente e i primi 1000 giorni si prefigge anche l’obiettivo di fornire materiali utili a conoscere la salute della popolazione residente in aree ad elevato inquinamento ambientale, cioè aree dove si è verificato un accumulo sia localizzato sia diffuso di contaminanti ambientali potenzialmente dannosi per la salute umana anche in base all’ampiezza della contaminazione, alla molteplicità delle sostanze inquinanti e alla concentrazione in un’area circoscritta di più fonti di emissione. Questi siti sono spesso aree densamente popolate o comunque caratterizzate da condizioni socioeconomiche svantaggiate, conferendo una vulnerabilità di base che si aggiunge alla vulnerabilità ambientale.
Nella sezione del sito “Documenti scientifici” è possibile consultare la revisione della letteratura sulle conoscenze disponibili, ad oggi, sugli effetti sulla salute dei bambini delle esposizioni nei primi 1000 giorni all’inquinamento ambientale in aree industriali.
Uno degli obiettivi specifici del progetto è stato quello di definire un protocollo per coorti di nuovi nati per monitoraggio/intervento sul profilo di esposizione nei primi 1000 giorni di vita da applicare in situazioni di elevato inquinamento ambientale. Il protocollo e le informazioni in esso contenute si rivolgono in particolare alla popolazione delle aree dei casi-studio e ai decisori locali, che disporranno quindi di parametri obiettivi sui quali programmare e valutare gli interventi sulla popolazione potenzialmente esposta a rischio ambientale.
Protocollo di intervento
L’esperienza e le conoscenze maturate all’interno di questo progetto e, in generale, attraverso le attività condotte anche in precedenza dalle unità operative coinvolte, sono stateutilizzate per predisporre materiali da applicare in situazioni ad elevato inquinamento ambientale. In particolare per la messa a punto di un protocollo per coorti di nuovi nati per andare a studiare e monitorarel’esposizione nei primi 1000 giorni di vita e gli effetti sulla salute in situazioni critiche di alto carico di esposizione ambientale.
Il protocollo prevede diversi tipi di monitoraggio modulate sulla base del rischio ambientale e sul rischio/fragilità di base della coppia madre/bambino (es. in base a patologie, livello socio-economico dell’area di residenza). Il protocollo generale contiene indicazioni su: criteri di inclusione ed esclusione; scelta e raccolta dei campioni biologici idonei per la ricerca di biomarcatori di esposizione; definizione degli esiti appropriati e loro determinazione; tipo di informazioni da raccogliere e indicazioni su come realizzare il follow up.
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Studio di fattibilità
Il protocollo predisposto ha una valenza generale ed è quindi applicabile alla maggior parte delle aree ad elevato rischio ambientale. Ad esempio, è stato adattato e già utilizzato in due siti contaminati della Sicilia (SIN di Milazzo/Valle del Mela e Augusta/Priolo) nell’ambito dello studio NEHO (Neonatal Environment and Health Outcomes) “Arruolamento e sorveglianza epidemiologica di una coorte di nati residenti in aree di interesse nazionale per la bonifica e aree di confronto locale”.
Ovviamente, i campioni biologici da raccogliere, che potranno riguardare sia i genitori che il bambino, dipenderanno dal disegno finale, dalle esposizioni da determinare e dai finanziamenti disponibili. Anche gli esiti valutati e le misurazioni realizzate sui campioni raccolti dipenderanno dalle esposizioni di interesse, e potranno quindi essere diverse a seconda delle aree in cui si voglia applicare il protocollo.
Un esempio di studio di fattibilità, che include anche la valutazione dei possibili costi, è stato realizzato a partire da questo protocollo in due SIN del Friuli Venezia Giulia (SIN Trieste e Laguna di Grado e Marano) e in un SIN del Lazio (SIN Valle del Sacco).
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