Soluzioni, interventi e aree interessate
Il progetto I primi 1000 giorni vuole aumentare le conoscenze sul carico di esposizione ambientale in Italia delle donne in gravidanza, dei feti e dei bambini (i primi 1000 giorni) fornendo in questo modo informazioni essenziali a ridurre le esposizioni a inquinanti ambientali e atmosferici e promuovendo quindi la salute in età pediatrica e adulta.
Per raggiungere tale obiettivo ci si propone di:
- mettere a disposizione della popolazione e dei decisori l’informazione sul carico di esposizione e la presenza di alterazioni di tipo epigenetico nei primi 1000 giorni in diverse Regioni in italiane (Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Toscana, Lazio).
- Fornire documenti di consenso basati sulle evidenze sulle possibilità d’intervento nel contesto italiano.
- Mettere a punto un protocollo per le necessità di monitoraggio di popolazione in situazioni di siti ad alta esposizione di tipo ambientale attraverso casi studio in Sicilia, Lazio e Friuli Venezia Giulia (FVG).
Aree territoriali interessate e trasferibilità degli interventi
Anche se il progetto ha una vocazione multi-regionale, le informazioni che saranno rese disponibili tramite il sito saranno riferite alle 4 regioni Piccolipiù (FVG, Piemonte, Toscana, Lazio). Queste Regioni presentano elementi di eterogeneità ma non coprono il Sud Italia, anche se è presumibile che non vi siano sostanziali differenze nelle stime di associazione con le Regioni non partecipanti.
Il progetto ha l’obiettivo di quantificare il carico di esposizione ambientale usando un approccio integrato (questionari, modelli satellitari, analisi molecolari) in alcune Regioni, per individuare priorità di intervento che, tramite l’analisi delle evidenze disponibili e la produzione di un documento di consenso, possono essere proposte a livello nazionale. Il documento di consenso e il protocollo di studio e monitoraggio per i primi 1000 giorni di vita in contesti di forte esposizione ambientale, con i relativi casi studio, avranno una valenza nazionale, anche se quest’ultimo una trasferibilità limitata a situazioni specifiche di inquinamento ambientale.
Ambito istituzionale e programmatorio di riferimento per l’attuazione degli interventi proposti (anche in riferimento a piani e programmi regionali)
Il progetto è in linea con il Macro-obiettivo 2.8. “Ridurre le esposizioni ambientali potenzialmente dannose per la salute” del Piano Nazionale di Prevenzione. La stima dei profili di rischio nei primi 1000 giorni di vita rappresenta la base per la definizione di strumenti efficaci per la valutazione preventiva degli impatti sulla salute a supporto delle decisioni. Questo progetto supporta le attività del “Tavolo tecnico in materia di tutela e promozione della salute dei primi 1000 giorni di vita, dal concepimento ai due anni di età” del Ministero della Salute. Questo tavolo si focalizza proprio sui principali fattori di rischio e sulle azioni preventive utili ed efficaci a minimizzare i rischi nei primi 1000 giorni di vita.
I dati di esposizione (ambientale, epigenetica, ecc) per la popolazione delle 4 Regioni e i documenti predisposti nel presente progetto potranno integrare la documentazione che il tavolo sta predisponendo e forniranno strumenti utili al processo di decisione e al monitoraggio. Il tema dell’esposizione ambientale è ripreso dai Piani Regionali della Prevenzione attivi nelle 4 regioni coinvolte nel progetto.
In particolare:
- il piano della Toscana affronta i temi dell’esposizione al fumo durante la gravidanza, dei rischi legati all’esposizione a farmaci e a tossici ambientali anche sulla donna in gravidanza, oltre che dell’alimentazione del bambino.
- Il piano del Piemonte i temi dell’esposizione al fumo in gravidanza e nelle neomamme e dell’alimentazione del bambino.
- Il piano del Friuli Venezia Giulia affronta il tema della relazione tra ambiente e salute, indicando la necessità di studiare gli effetti degli inquinanti sulla popolazione regionale, in particolari ambiti sensibili o vulnerabili a fenomeni di inquinamento ambientale; è presente inoltre il tema dell’alimentazione del bambino, che è affrontato anche dal piano della Regione Lazio insieme ai temi del consumo di alcol in gravidanza, dell’esposizione al fumo passivo e all’inquinamento atmosferico.
Tutti questi temi sono stati oggetto di studio nella coorte Piccolipiù e affrontati dal tavolo tecnico del Ministero della Salute. Le informazioni che saranno rese disponibili tramite il sito forniranno alle Regioni coinvolte dati utili anche per l’analisi della situazione e la conseguente attuazione dei piani regionali.