Lunghezza dei telomeri
- Post by: Redazione
- 20 Dicembre 2019
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I telomeri, complessi nucleoproteici localizzati alla fine di ogni cromosoma, svolgono un ruolo protettivo che consiste nel prevenire l’instabilità genomica e assicurare la completa replica cromosomica. L’utilità dei telomeri viene spiegata dalla scienziata premio Nobel Elizabeth Blackburn con un’efficace metafora: “i telomeri hanno la stessa funzione dei cilindretti di plastica alle estremità dei lacci da scarpe: proteggono il ‘laccio’ a doppia elica del DNA e gli impediscono di sfilacciarsi durante momenti delicati e instabili come le divisioni cellulari”.
Teniamo presente che le nostre cellule continuano a dividersi, rinnovando organi e tessuti; in questo processo, al quale partecipano, i telomeri subiscono un accorciamento progressivo, fino al punto in cui non riescono più a svolgere la funzione protettiva nei confronti dei cromosomi. Questo impedisce la loro replicazione indefinita e spegne la cellula quando non sia più in grado di fornire protezione cromosomica. La lunghezza dei telomeri dipende dalle caratteristiche genetiche, è maggiore nelle femmine che nei maschi, è inversamente correlata all’età ed è altamente variabile tra gli individui della stessa età. Le variazioni nella lunghezza dei telomeri tra gli adulti sembrano essere in larga misura attribuite a determinanti genetici e ambientali che iniziano il loro effetto già nella fase intrauterina della nostra vita. La sensibilità dei telomeri allo stress e alle esposizioni avverse, li rende un possibile biomarcatore dell’esposizione complessiva di una popolazione al contesto ambientale e di vita in cui è immersa.