Epigenetica

Epigenetica

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  • 20 Dicembre 2019
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Il genoma è l’insieme del patrimonio genetico che caratterizza ogni organismo vivente. Le cellule del nostro corpo hanno un codice genetico costituito dal DNA che viene utilizzato come una sorta di “manuale di istruzioni” per generare i componenti necessari alla costruzione del nostro organismo. La genetica è la branca della biologia che studia le variazioni del DNA tra individui e popolazioni, i geni e la loro funzione, mutazione e trasmissione ereditaria attraverso le generazioni. Ma se tutte le cellule del nostro corpo contengono la stessa sequenza di DNA o, per ricorrere all’analogia di cui sopra, leggono lo stesso manuale, perché hanno aspetto e funzioni diverse? Ebbene esiste un ulteriore strato di informazioni che indica alle cellule come e quali porzioni del DNA leggere per svolgere le sue funzioni specifiche. L’epigenetica (che alla parola “genetica” aggiunge il prefisso epi, dal greco epí che significa “sopra”) è una recente branca della genetica che studia il modo in cui i geni si esprimono nelle varie cellule e tessuti. La trascrizione è infatti il meccanismo attraverso il quale le informazioni contenute nella lunga molecola di DNA possono essere trasformate in funzioni specifiche.

L’epigenoma è l’insieme di “note” ed ”etichette” presente sulla sequenza del DNA (il “manuale di istruzioni”) che indica a ogni cellula le informazioni necessarie per variare l’espressione dei suoi geni, senza mutare la sequenza originale del DNA. La genetica sta alla scrittura, come l’epigenetica sta alla lettura. In altre parole, l’epigenetica è lo studio dei cambiamenti nell’espressione dei geni che non sono causati da modifiche nella sequenza del DNA. L’epigenoma è governato da fattori sia genetici sia ambientali, che lo rendono altamente dinamico e complesso.

L’epigenoma è in gran parte svincolato dall’eredità genetica: tutte le “note” ed “etichette” epigenetiche dei genitori vengono cancellate dal DNA del bambino al momento del concepimento. Le cellule del nuovo organismo, a partire dal concepimento, creano nuove “note” ed “etichette” epigenetiche che vengono memorizzate e trasmesse alle cellule figlie durante la replicazione cellulare per mantenere la propria funzione.

Sebbene la maggior parte dell’epigenoma sia creato durante l’inizio della vita fetale (per fornire alle cellule le istruzioni necessarie alla creazione e allo sviluppo dell’organismo), esso non è un sistema “statico”, ma piuttosto dinamico che cambia nel tempo e subisce l’influenza dell’ambiente in cui è immerso. Quest’ultima caratteristica è importante perché significa che studiando le “note” ed “etichette” epigenetiche nelle popolazioni possiamo studiare le loro esposizioni e i segni che il tempo e lo spazio hanno lasciato nelle cellule così come i meccanismi che hanno usato per adattarsi all’ambiente di vita.

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